Immergiti in un’esperienza unica tra i panorami infiniti e la fauna che caratterizzano il Kenya. I nostri tour organizzati ti portano nel cuore dei grandi Parchi Nazionali, dove potrai avvistare i leggendari Big Five, osservare la Grande Migrazione lungo il fiume Mara e ammirare l’immensità della Rift Valley.
Oltre ai safari, il Kenya offre la possibilità di esplorare città come Nairobi e Mombasa, conoscere le tradizioni dei popoli locali, provare specialità culinarie autentiche e rilassarti su spiagge incantevoli.
Dal fascino del Masai Mara alle acque tranquille del Lago Naivasha ogni itinerario è studiato per offrirti la massima sicurezza, comfort e conoscenza del territorio.
Affidati alla competenza di Yana Viaggi: la nostra esperienza come tour operator specializzato in Africa ti guiderà alla scoperta di paesaggi, culture e avventure che renderanno il tuo viaggio in Kenya un ricordo indelebile.
Capitale dinamica e centro cosmopolita del Kenya, Nairobi, unisce la vivacità di una grande città con la sorprendente vicinanza alla natura selvaggia.
Da qui potrai partire alla scoperta del Nairobi National Park, visitare il celebre Giraffe Centre o incontrare gli elefanti orfani al David Sheldrick Wildlife Trust, il Museo di Karen Blixen.
Le strade della città offrono una combinazione di mercati artigianali, ristoranti tipici e musei moderni, rendendola una tappa imperdibile per chi desidera cogliere il cuore pulsante del Paese.
Situata nelle vicinanze della Riserva del Masai Mara, Narok è una cittadina perfetta per immergersi nella cultura locale e prepararsi a uno dei safari più emozionanti d’Africa.
Punto di partenza ideale per esplorare la savana sconfinata, Narok consente di conoscere le tradizioni del popolo Masai, assaporare il cibo di strada e acquistare tessuti e gioielli artigianali. Qui l’autenticità africana si rivela in ogni incontro.
Mombasa, antica città portuale sulla costa, combina il fascino della storia con il rilassante ritmo della vita balneare. Passeggiare nella sua Old Town significa immergersi in un mix di architettura arabo-swahili, profumi di spezie e vicoli suggestivi.
Il leggendario Forte Jesus racconta le vicende coloniali, mentre le spiagge di sabbia bianca, i resort e i ristoranti di pesce fresco offrono momenti di puro relax, ideale dopo un intenso safari nell’entroterra.
Piccolo paradiso costiero, Watamu incanta per le sue acque turchesi, le barriere coralline del Parco Marino e le splendide spiagge di sabbia finissima.
Qui potrai dedicarti allo snorkeling, al birdwatching tra le mangrovie o semplicemente goderti la tranquillità di un villaggio di pescatori che ha saputo mantenere intatte le sue tradizioni.
Watamu è la meta perfetta per chi desidera unire avventura, natura e relax, terminando il proprio viaggio nel Kenya in riva al mare.
La Riserva Masai Mara è l’emblema del safari in Kenya, un luogo dove pianure sconfinate ospitano mandrie di gnu, zebre e antilopi.
Qui la grande quantità di leoni, elefanti e leopardi garantisce avvistamenti emozionanti, soprattutto durante la stagione della Grande Migrazione.
Il fenomeno della grande migrazione degli gnu ha luogo tra il Masai Mara al confine con il Kenya, L’area di conservazione di Ngorongoro ed il parco del Serengeti, punto di partenza ed arrivo della marcia che è possibile immortalare sia in estate (da Luglio a Settembre) che in inverno (da Dicembre a Marzo).
Cercando terreno verde e fertile, gli gnu, le zebre e le grandi antilopi si spostano tra i grandi parchi in attesa dello svezzamento dei cuccioli che dovranno affrontare un lungo viaggio di 800 km che, a distanza di un anno, li riporterà al punto di partenza.
Quando le mandrie arrivano ai fiumi si può assistere ad uno degli spettacoli della natura più famosi e nello stesso tempo cruenti.
Il passaggio ai guadi del fiume Grumeti e del Mara è teatro di una carneficina.
I grandi coccodrilli che popolano le acque di questi fiumi attendono con pazienza l’arrivo degli animali che, nonostante la presenza del nemico, coraggiosamente tentano di raggiungere la riva opposta per conquistare i verdi e ricchi pascoli del Masai Mara.
Gli esemplari che faticosamente raggiungono le rive sovente sono attesi dai felini, la cui caccia è facile dinnanzi ad animali a dir poco stremati.
Il lavoro finale spetta ad avvoltoi e sciacalli .
In savana tutti hanno un compito, la vita si svolge con silenziosa armonia ed il ciclo della vita si ripete , così come la migrazione, all’infinito.
Il leone africano, il leopardo, il rinoceronte nero, l’elefante e il bufalo costituiscono i celebri “Big Five”. Questi animali, simbolo dell’Africa sono l’obiettivo di ogni appassionato di safari, capaci di raccontare, con la loro sola presenza, la potenza e la fragilità degli ecosistemi africani.
La spettacolare Rift Valley, che attraversa il Kenya, regala paesaggi di straordinaria bellezza: montagne, laghi alcalini e savane si alternano lungo questo immenso solco geologico. Un’area perfetta per birdwatching, trekking e per apprezzare la varietà dei panorami africani.
Ogni anno, milioni di gnu e zebre attraversano il fiume Mara nella loro lunga migrazione tra Masai Mara e Serengeti. Questo fenomeno naturale, tra i più affascinanti al mondo, offre la possibilità di assistere a scene di caccia e di comprendere la ciclicità della vita nella savana.
Celebre per i fenicotteri rosa che ne colorano le sponde, il Lago Nakuru è un paradiso per gli amanti del birdwatching. Il parco circostante ospita anche rinoceronti, giraffe di Rothschild e altri animali.
Situato nella Rift Valley, il Lago Naivasha è un’oasi di pace circondata da una ricca vegetazione e fauna varia. Qui potrai fare un giro in barca per avvistare ippopotami, numerose specie di uccelli e goderti uno scenario tranquillo, incorniciato da imponenti scogliere.
Un piccolo parco nazionale caratterizzato da gole rocciose, geyser e sorgenti termali, Hell’s Gate permette trekking avventurosi, giri in bicicletta e arrampicate. Qui la natura selvaggia si mescola con paesaggi quasi lunari, per un’esperienza completamente diversa dal classico safari.
All’interno dell’area di Hell’s Gate, Olkaria e Hobley sono formazioni rocciose geotermiche e paesaggi di grande impatto visivo. Questa zona testimonia la potenza e la vitalità della crosta terrestre, offrendo punti panoramici particolari.
Queste impressionanti formazioni rocciose, anch’esse nel parco di Hell’s Gate, attirano arrampicatori da tutto il mondo. Le torri basaltiche, nate da antiche attività vulcaniche, sono il simbolo di una geologia in continua evoluzione.
Con lo sfondo iconico del Monte Kilimanjaro, il Parco Nazionale Amboseli è rinomato per i suoi branchi di elefanti e i paesaggi fotografici. Le sue distese semi-aride e le paludi offrono contrasti cromatici e incontri ravvicinati con la fauna presente sul territorio.
Sebbene sia in Tanzania, la sagoma del Kilimanjaro domina il confine meridionale del Kenya. La sua vetta, coperta di ghiaccio, è visibile dalle pianure dell’Amboseli, regalando scenari indimenticabili e ispirando alpinisti e amanti del trekking.
Quest’area protetta è un gioiello di natura incontaminata, ricca di foreste lussureggianti e animali in libertà. Qui potrai vivere un safari intimo, lontano dai grandi flussi turistici, apprezzando la biodiversità locale.
Il più grande parco nazionale del Kenya si distingue per spazi sconfinati, terre rosse e vegetazione selvaggia. Elefanti, leoni, giraffe e antilopi convivono in un contesto primordiale, regalando l’emozione di un vero safari d’avventura.
Situata nel nord del Kenya, la Samburu National Reserve offre panorami aspri e fauna unica, come la giraffa reticolata, la zebra di Grevy e l’antilope gerenuk. La riserva vanta un’atmosfera tranquilla e meno affollata, ideale per incontri ravvicinati con la vita selvatica.
Adiacente alla National Reserve, la Samburu Game Reserve estende l’esperienza in un ambiente simile, con ampie pianure, colline e fiumi che attirano animali e uccelli rari. Un luogo perfetto per scoprire un’altra faccia del Kenya più autentico e incontaminato.
Questa zona di conservazione privata, un tempo ranch, oggi è uno degli esempi più virtuosi di turismo responsabile. Ospita il Santuario dei rinoceronti e il Santuario degli scimpanzé, con progetti di tutela e ripopolamento che testimoniano l’impegno nella conservazione.
All’interno dell’Ol Pejeta Conservancy, il Santuario dei Rinoceronti protegge le ultime popolazioni di rinoceronte bianco e nero. Qui è possibile imparare quanto sia importante la salvaguardia delle specie minacciate, osservandole in un contesto naturale protetto.
Anche questo santuario, situato nell’Ol Pejeta Conservancy, accoglie scimpanzé salvati dal bracconaggio o dal commercio illegale. Una visita qui consente di sostenere direttamente i progetti di recupero, sensibilizzando i viaggiatori sull’importanza della conservazione.
Le nostre guide professionali, selezionate con cura, sono il cuore pulsante dei nostri tour. Parlanti italiano o inglese, sapranno introdurti alle meraviglie naturali e culturali del Kenya, raccontandoti storie, aneddoti e tradizioni. Gli autisti, esperti di percorsi e regolamenti locali, garantiranno spostamenti fluidi e sicuri, assicurandoti un viaggio confortevole.
I nostri veicoli 4x4 sono progettati per affrontare senza problemi strade sterrate, savane polverose e percorsi off-road. Il tetto apribile offre una visuale panoramica a 360°, ideale per osservare la fauna da vicino e scattare fotografie. Confortevoli, robusti e sicuri, i van safari ti accompagnano nel cuore della natura selvaggia.
Per un’esperienza fuori dal comune, offriamo la possibilità di sorvolare le infinite pianure del Masai Mara in mongolfiera. All’alba, quando la luce è più suggestiva, ammirerai dall’alto elefanti, leoni e branchi di erbivori in movimento.
Sul tranquillo Lago Naivasha potrai goderti un giro in barca per avvicinarti a ippopotami, uccelli acquatici e panorami incantevoli. Circondato da vegetazione rigogliosa e da scogliere imponenti, questo breve tour regala un assaggio della natura più dolce del Kenya, offrendo un momento di puro relax dopo un safari intenso.
Un piatto a base di pollo cotto in un cremoso curry di latte di cocco, aromi speziati e pomodori freschi. Di origine costiera, il Kuku Paka unisce influenze swahili e indiane, regalando un sapore ricco e delicato.
Piatto contadino di purea di mais, patate e piselli, l’Irio è spesso servito come contorno energetico e nutriente. La sua consistenza morbida e i suoi sapori semplici lo rendono un classico della cucina casalinga keniota.
Stufato di manzo in salsa di pomodoro, cipolle e spezie locali, spesso arricchito con verdure come carote e patate. È un piatto caldo e robusto, ideale per recuperare le energie dopo una giornata all’aperto.
Considerato il “pane” del Kenya, l’Ugali è una polenta di mais bianco, compatta e neutra, che accompagna quasi ogni piatto. Mangiarlo con le mani, staccandone piccoli pezzi per raccogliere le salse, è parte integrante dell’esperienza.
Le banane verdi cotte in umido con spezie, carne o verdure rappresentano un tipico comfort food dell’Africa orientale.
Cavolo riccio o bietola saltati in padella con cipolla, pomodoro e spezie. Questo contorno fresco, dal nome che in swahili significa “far durare la settimana”, è sinonimo di cucina quotidiana semplice e genuina.
La “carne arrostita” per eccellenza, solitamente capra o manzo, grigliata a fuoco vivo. Accompagnata da salsa kachumbari e ugali, la Nyama Choma è il simbolo della convivialità, condivisa tra amici e famiglie.
Miscela di mais e fagioli bolliti insieme, spesso arricchiti con patate, verdure e spezie. Questa pietanza nutriente e genuina riflette le radici rurali del Kenya e viene consumata sia come pasto completo che come semplice spuntino.
Fettine di patate fritte, croccanti all’esterno e morbide all’interno, spesso servite con salse piccanti o chutney di pomodoro. Le Bajias, diffuse specialmente nelle zone costiere, testimoniano l’influenza culinaria indiana.
Piccoli dolci fritti a base di farina e latte di cocco, simili a ciambelle non glassate.
Un insaccato tradizionale, simile a una salsiccia, fatto con carne e spezie, poi grigliato. Dal sapore forte e autentico, è un cibo di strada molto popolare e rappresenta l’antica tradizione della macellazione condivisa.
Il pesce d’acqua dolce più diffuso in Kenya, servito intero, fritto e leggermente speziato, spesso accompagnato da ugali e kachumbari per un pasto semplice.
Riso speziato cotto con carne (manzo o agnello), cipolle, aglio, zenzero e una miscela di spezie orientali. Il Pilau è un piatto festivo, diffuso lungo la costa e simbolo di unione tra le tradizioni indiane, arabe e africane.
Pane piatto morbido, steso e cotto su una piastra. Ispirato ai chapati indiani, è diventato parte integrante della cucina locale, servito come accompagnamento a stufati, verdure o carne alla brace.
Insalata fresca di pomodoro, cipolla, peperoncino e limone. Leggera e saporita, la kachumbari è il contorno ideale per bilanciare piatti piccanti o carni grasse.
Bevanda fermentata a base di banane, diffusa in alcune aree dell’Africa orientale. Dal gusto dolce e lievemente acido, l’Urwagwa simboleggia la tradizione millenaria della fermentazione casalinga.
Tè nero arricchito con spezie (cardamomo, zenzero, cannella, chiodi di garofano) e latte. Diffuso soprattutto sulle coste, il Masala Chai è perfetto per iniziare la giornata con calore o per concludere un pasto con un tocco aromatico.
Il cristianesimo è la religione più diffusa in Kenya, introdotto dai missionari europei nel XIX secolo. Oggi si esprime in una pluralità di Chiese, dalle cattoliche alle protestanti, fino a movimenti pentecostali in costante crescita. Le comunità cristiane svolgono un ruolo fondamentale nella vita sociale e nell’educazione, gestendo scuole, ospedali e centri di assistenza. La partecipazione alle messe, spesso accompagnate da cori e musica, testimonia un fervore religioso vivido, che si riflette anche nelle festività e nei riti comunitari.
L’Islam, diffuso principalmente lungo le coste e in alcune aree del nord, affonda le sue radici nei contatti secolari tra il Kenya e il mondo arabo. Le moschee, con i loro minareti e le chiamate alla preghiera, creano un’atmosfera suggestiva nelle città costiere come Mombasa. L’influenza islamica si manifesta anche nella cultura locale, ad esempio nella lingua swahili, arricchita da parole di origine araba, e nella gastronomia, che accoglie sapori e ricette mediterranee e mediorientali. L’incontro tra Islam e tradizioni locali ha prodotto uno stile di vita equilibrato tra modernità e antiche usanze.
Prima dell’arrivo delle grandi religioni monoteiste, il Kenya già ospitava una vasta gamma di culti ancestrali legati alla terra, alle forze della natura e agli spiriti degli antenati. Queste religioni tradizionali africane non hanno un testo sacro scritto, ma si tramandano oralmente attraverso miti, leggende e rituali. Pratiche come l’evocazione degli antenati, la danza, la musica cerimoniale e i riti di iniziazione continuano a svolgere un ruolo nella spiritualità di molte comunità rurali, dove la religione è strettamente intrecciata alla vita quotidiana e all’armonia con l’ambiente circostante.