Visitare l’Uzbekistan significa andare al cuore della estetica architettonica islamica. Khiva, Bukhara e Samarcanda sono stati i luoghi ove il neonato pensiero islamico, la teologia, ha incontrato i poeti, gli scienziati e soprattutto architetti e ceramisti che hanno materializzato i monumenti più belli del mondo Islam. Un popolo cordialissimo che come tutto il centro Asia fa della ospitalità un onore
Capitale moderna e cosmopolita dell'Uzbekistan, Tashkent è un vivace mix di cultura sovietica e islamica. La città ospita mercati tradizionali come il Chorsu Bazaar e monumenti moderni come la Torre della Televisione. Non mancano spazi verdi e musei, come il Museo di Arte Applicata, che mostra la ricca eredità artigianale dell'Uzbekistan.
Samarcanda è il gioiello della Via della Seta, famosa per i suoi cieli azzurri riflessi nelle cupole delle moschee e nelle madrase. La piazza del Registan, con il suo insieme di madrase, è il cuore pulsante della città, mentre il mausoleo Gur-Emir e la moschea Bibi-Khanym sono testimonianze della storica magnificenza di Samarcanda.
Città natale di Tamerlano, Shakhrisabz è intrisa di storia. Qui si trova l'imponente Palazzo Ak-Saray, con i suoi resti di un tempo glorioso. Le rovine di questa antica città offrono un tuffo nel passato, offrendo ai visitatori uno sguardo sulla grandiosità dell'era timuride.
Con oltre mille anni di storia, Bukhara è una delle città più antiche dell'Uzbekistan. È ricca di siti storici, come il Minareto Kalyan e il mausoleo degli Samanidi, che richiamano l'antico splendore della città. I labirintici vicoli portano a scoperte inaspettate, dai bazar vivaci alle tranquille madrase.
Khiva è una città-museo a cielo aperto, con il suo straordinario complesso Ichan-Kala, circondato da mura di fango. Camminare tra i suoi vicoli è come fare un viaggio indietro nel tempo, con moschee, minareti e madrase che narrano la storia della città.
Anche se tecnicamente non in Uzbekistan ma nel vicino Turkmenistan, il Cratere di Darvaza, noto come "la porta dell'inferno", è un fenomeno naturale affascinante. Questo cratere infuocato è una visione ipnotica nel deserto, specialmente di notte, quando le fiamme si illuminano sotto le stelle. Noi la visitiamo nell’itinerario Uzbekistan Turkmenistan e Iran del Nord
Tipiche dell'architettura tradizionale uzbeka, queste abitazioni sono l'essenza della vita nelle antiche città. Costruite per resistere al caldo estivo e mantenere il calore durante l'inverno, queste strutture sono un perfetto esempio di sostenibilità e intelligenza architettonica locale.
Situata nel cuore di Samarcanda, questa moschea è un capolavoro dell'architettura islamica, risalente al XV secolo. La Moschea di Khodja Akhrar si distingue per i suoi interni finemente decorati e per l'atmosfera di tranquillità che offre ai visitatori e ai fedeli.
Il mausoleo dello Sceicco Zaynutdin è un gioiello nascosto, spesso trascurato dai circuiti turistici tradizionali. Con la sua cupola blu e i dettagli ornati, è un omaggio alla ricca storia spirituale e culturale dell'Uzbekistan.
La madrasa di Barakkhan a Tashkent è un altro splendido esempio di architettura islamica. Un tempo centro di apprendimento religioso, oggi ospita artigiani locali e venditori di manufatti tradizionali, che portano avanti le antiche tradizioni uzbèke.
Il bazar Chorsu a Tashkent è un tumulto di vita e colori. Questo mercato storico è il luogo ideale per assaporare la vita locale, con bancarelle che vendono tutto, dalle spezie ai tessuti, dai tappeti fatti a mano al tradizionale plov.
Questo antico mausoleo, dedicato al poeta e santo Kafal Shashi, è una tappa fondamentale per chi cerca di comprendere l'influenza della letteratura e della spiritualità nella società uzbeka.
Il mausoleo Gur-Emir è il luogo di riposo di Tamerlano, a Samarcanda. Con la sua imponente cupola color zaffiro e i maestosi interni, questo sito è un caposaldo dell'architettura timuride e un monumento imperdibile per ogni visitatore.
Un tempo una delle più grandi moschee del mondo islamico, la moschea di Bibi-Khanim è ancora un simbolo dominante a Samarcanda. Fu commissionata da Tamerlano e rimane un monumento alla grandezza dell'epoca, nonché un luogo di culto attivo.
Considerata il cuore di Samarcanda, la piazza Registan è un'opera d'arte architettonica, circondata da tre madrase che sfoggiano facciate elaborate e interni decorati. Un tempo palcoscenico di mercati vivaci e proclamazioni pubbliche, oggi ospita eventi culturali e attira visitatori da tutto il mondo con la sua maestosa bellezza.
Il complesso di Shakhi-Zinda, con la sua collezione di mausolei e tombe, è un sito di pellegrinaggio e un esempio pregevole di arte ceramica islamica. Il nome, che significa "Il Re Vivente", si riferisce a una leggenda associata al cugino del Profeta Maometto, e il sito è famoso per i suoi corridoi riccamente decorati e i cupoloni turchesi.
Il Museo Archeologico di Afrosiab a Samarcanda è dedicato al sito antico di Afrosiab, una città che risale al 500 a.C. Il museo espone reperti che raccontano la storia della città e della regione, tra cui ceramiche, strumenti e affreschi antichi.
Il Mausoleo Daniar è dedicato a un compagno del Profeta Maometto e si trova nei pressi di Samarcanda. Questo luogo di sepoltura è rinomato per il suo valore spirituale e per i pellegrini che visitano il sito alla ricerca di benedizioni.
A Shakhrisabz, i resti del Palazzo Ak-Saray rappresentano la grandiosità dell'epoca di Tamerlano. Sebbene rimangano solo parti delle mura originali, le imponenti porte e i frammenti di mosaici ancora visibili testimoniano la magnificenza che il palazzo un tempo possedeva.
Il complesso di Dorut Tilavat, che comprende la moschea Kok-Gumbaz a Shakhrisabz, è un luogo di culto storico e un centro educativo. E' noto per i suoi mausolei e per essere stato un importante centro di insegnamento islamico.
Situata a Bukhara, la Madrasa di Nodir Devan Beghi è un esemplare di architettura islamica del XVII secolo. Con le sue intricate decorazioni e la sua struttura simmetrica, la madrasa è una testimonianza dell'importanza dell'istruzione e della religione nella città.
La Madrasa Kukeldash domina il panorama di Bukhara ed è una delle più grandi madrase dell'Asia Centrale. Eretta nel XVI secolo, è stata un importante centro di apprendimento religioso e continua a essere un punto di riferimento nella città.
Fondata da Ulugbek, un astronomo e matematico nonché nipote di Tamerlano, la madrasa a Samarcanda è famosa per la sua facciata blu e oro e per il suo contributo alla scienza e all'astronomia islamica.
Il Minareto Kalyan si erge come un faro sopra Bukhara, visibile da quasi ogni parte della città. La Moschea Kalyan, adiacente al minareto, è una delle più grandi moschee della regione, in grado di ospitare migliaia di fedeli. Entrambi sono esempi brillanti dell'architettura e dell'ingegneria islamica.
La Cittadella dell'Arc è una fortezza massiccia che domina Bukhara, un simbolo di potere che per secoli ha ospitato i regnanti della città. Con le sue mura imponenti e i suoi interni storici, l'Arc offre una finestra sul passato militare e politico della regione.
Il Mausoleo di Chashma Ayub, che si traduce come "la sorgente di Giobbe", è famoso per la leggenda che vi è associata e per la sua architettura distintiva con una cupola a conchiglia. Si dice che l'acqua della sorgente all'interno abbia poteri di guarigione.
Uno dei più antichi monumenti in mattoni a Bukhara, il Mausoleo Samanidi è un capolavoro dell'architettura islamica del X secolo. La sua cupola e la lavorazione dei mattoni rappresentano una delle prime e più raffinate espressioni dell'arte islamica.
Questo complesso è dedicato a Baha-ud-Din Naqshband Bukhari, fondatore della Naqshbandiyya Sufi Order. Il sito non è solo un luogo di pellegrinaggio, ma anche un complesso che comprende una moschea, madrase e un minareto, offrendo un quadro completo della vita spirituale e educativa della regione.
Conosciuto come il palazzo di luna e stelle, Sitorai-Mokhi-Khosa era la residenza estiva degli ultimi emiri di Bukhara. Il palazzo mescola architettura russa e orientale, riflettendo il crocevia culturale che Bukhara ha rappresentato.
Il Mausoleo Chor Bakr a Bukhara, noto anche come la città dei morti, è un complesso commemorativo che risale al XVI secolo. È un esempio di come la vita e la morte siano intrecciate nelle tradizioni e nell'architettura della regione.
Questi due grandi fiumi dell'Asia Centrale hanno svolto un ruolo cruciale nello sviluppo delle civiltà lungo i loro corsi. Con i loro fertili delta, hanno supportato l'agricoltura e le città per millenni e continuano a essere fonti vitali per la regione.
Il Kyzylkum, che in turco significa "deserto rosso", è un vasto deserto che si estende tra Uzbekistan, Kazakistan e Turkmenistan. Le sue dune di sabbia e paesaggi aridi hanno un fascino mistico e offrono opportunità per esplorazioni avventurose.
La cittadella di Khiva, con il suo complesso interno Ichan Kala, è un'area Patrimonio dell'UNESCO e uno dei siti più ben conservati dell'Asia Centrale. All'interno delle sue mura, si trovano residenze storiche, moschee e madrase che offrono un assaggio vivido della vita durante il Khanato di Khiva.
Situata all'interno di Ichan Kala a Khiva, la Fortezza Kunya Ark era la residenza dei Khan e serviva come fortezza e cittadella. Con i suoi cortili, camere regali e punti di osservazione, la fortezza fornisce una visione della vita reale e della struttura difensiva di Khiva.
La Scuola Coranica di Amin Khan a Khiva è un esempio splendido dell'architettura islamica, che fungeva sia da scuola che da ostello per gli studenti. La sua struttura maestosa e le ricche decorazioni interne riflettono l'importanza dell'istruzione religiosa nella storia dell'Uzbekistan.
La Moschea di Juma, o Moschea del Venerdì, si trova nel cuore di Ichan Kala a Khiva. È nota per la sua impressionante sala di preghiera ipostila, sostenuta da 212 colonne in legno intagliato. Questa antica moschea è un luogo di culto attivo e un monumento storico che cattura l'essenza spirituale della città.
Costruita nel XVII secolo, la Madrasa di Allakuli Khan è uno dei gioielli architettonici di Khiva. La facciata è ornata da piastrelle maiolicate che raccontano la ricchezza culturale e l'arte sofisticata che fiorirono sotto il regno di Allakuli Khan.
Il mausoleo di Pakhlavan Makhmud, eroe nazionale e poeta, è un sito di pellegrinaggio popolare a Khiva. Il complesso, caratterizzato da una cupola blu luminosa, è un tributo alla sua leggenda e un punto di incontro per la comunità locale e i viaggiatori in cerca di ispirazione.
Kunya Urgench, nel Turkmenistan vicino al confine con l'Uzbekistan, è un sito Patrimonio dell'UNESCO che ospita una serie di monumenti medievali. I resti di moschee, mausolei e minareti narrano la storia di una delle più importanti città lungo la Via della Seta.
Il Minareto Kutluk Timur a Kunya Urgench è uno dei minareti più alti dell'Asia Centrale. Nonostante sia sopravvissuto solo in parte, la sua imponenza riflette l'antica grandezza e l'importanza della città come centro scientifico e culturale.
Antica capitale del regno partico, il sito archeologico di Nisa in Turkmenistan rivela importanti resti di un'epoca in cui la città era un crocevia cruciale di commerci e culture. Gli scavi hanno portato alla luce tesori, rilievi e strutture che offrono uno sguardo sulla vita durante l'antichità.
Il Kopet Dag è una catena montuosa che funge da naturale confine tra Turkmenistan e Iran. Quest'area di straordinaria bellezza naturale offre paesaggi mozzafiato e una biodiversità unica, rendendola una destinazione ideale per gli amanti del trekking e della natura.
La Moschea Spirituale Kipchak, nota anche come la Moschea di Gypjak, è la più grande moschea del Turkmenistan e una delle più grandi al mondo. La sua imponente cupola d'oro e i quattro minareti dominano il paesaggio circostante, rappresentando un simbolo di fede e modernità.
Gli hotel 4 stelle e le strutture heritage offrono un soggiorno che unisce l'eleganza contemporanea con il patrimonio storico dell'Uzbekistan. Ti potrai rilassare in camere lussuosamente arredate, godendo di servizi di alto livello e di una ospitalità che riflette le antiche tradizioni di accoglienza del paese.
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Un'escursione alla Città Vecchia ti permetterà di immergerti nella storia vivente dell'Uzbekistan. Cammina tra antiche rovine e architetture restaurate, dove ogni pietra ha una storia da raccontare, accompagnato dalla guida esperta che rivelerà segreti e aneddoti del passato.
Preparati per un'escursione al cratere del gas di Darvaza, noto come le Porte dell'Inferno. Questo fenomeno geologico nel cuore del deserto turkmeno è uno spettacolo da non perdere, con le sue fiamme che ardono giorno e notte, creando un'atmosfera quasi surreale.
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Il Plov è il re dei piatti uzbeki, un piatto di riso pilaf cucinato con carne (solitamente di agnello), carote e spezie. Questo pasto, spesso servito in grandi occasioni, è un'esperienza culinaria che unisce la comunità e celebra la tradizione.
Le Somsa sono triangoli di pasta sfoglia ripieni di carne, cipolle e spezie, cotti perfettamente in forni a legna o tandoor. Questo snack croccante è un favorito tra gli uzbeki per il suo gusto succulento e la sua praticità.
Conosciuto anche come "insalata di aringa sotto il cappotto di pelliccia", lo Shuba è un piatto ricco e stratificato che combina pesce, patate, carote e barbabietole, il tutto condito con una generosa dose di maionese. È un piatto festivo amato per il suo sapore deciso e la sua consistenza cremosa.
Chack-chak è un dolce tradizionale turkmeno fatto di pasta fritta e unita in piccoli grumi, poi immersa in uno sciroppo dolce. È un trattamento popolare durante le feste e le celebrazioni.
Il Lagman è una zuppa sostanziosa con tagliatelle fatte a mano, carne, verdure e un brodo ricco. Questo piatto di origine turco-mongola è diventato un pilastro della cucina uzbeka grazie al suo sapore intenso e alla sua capacità di saziare.
Sebbene sia un piatto georgiano, il Khachapuri ha trovato popolarità in Uzbekistan. È un pane lievitato ripieno di formaggio fuso, talvolta arricchito con altri ingredienti come uova o spinaci.
Il Borsch è una zuppa di barbabietole di origine slava, popolare anche in Uzbekistan. È noto per il suo colore vivace e il sapore ricco, spesso servito con un cucchiaio di panna acida.
La Dimlama è uno stufato tradizionale che include carne, patate, cipolle, carote e altre verdure, tutte cucinate lentamente in un unico tegame. È un piatto tutto-in-uno che celebra i sapori naturali degli ingredienti.
Le Chuchvara sono piccoli ravioli ripieni di carne macinata, simili ai tortellini. Sono solitamente serviti in brodo o con una salsa densa, rappresentando un confortante pasto familiare.
La Mastava è una zuppa di riso uzbeka arricchita con carne, verdure e, talvolta, latte. È un piatto nutriente che spesso viene consumato durante i mesi freddi per il suo calore e sostentamento.
La Shurpa è una zuppa robusta e chiarificante, con un brodo a base di carne pieno di verdure fresche e spezie. È amata per il suo potere di ristoro e per il suo gusto ricco.
I Manti sono grossi ravioli al vapore ripieni di carne e cipolle, un piatto che condivide radici culturali con molte altre cucine dell'Asia. Sono spesso serviti con yogurt o burro fuso e un pizzico di peperoncino in polvere.
L'Halva è un dolce a base di farina o semi di sesamo, mescolato con sciroppo di zucchero o miele. È un dolcetto comune in molti paesi dell'Asia e del Medio Oriente, amato per la sua consistenza e il suo sapore dolce.
Il Naan uzbeko è un pane piatto e rotondo, spesso cotto in un tandoor o su una piastra calda. È un alimento di base nella dieta uzbeka e viene servito praticamente con ogni pasto.
Lo Shashlik è il kebab alla griglia dell'Asia Centrale. Carne marinata, solitamente di agnello o manzo, viene infilzata su spiedini e cotta su carbone ardente, risultando in un piatto ricco di sapore e piacevolmente affumicato.
La paprika è una spezia usata per aggiungere colore e profondità ai piatti uzbeki, mentre il melograno, con i suoi semi succosi e dolci, è spesso usato per guarnire e aggiungere un tocco di freschezza.
Il Sunnismo è la branca dell'Islam più praticata in Uzbekistan e costituisce la base della vita religiosa del paese. Le pratiche e le credenze sunnite sono intrinsecamente intrecciate con la cultura e la quotidianità uzbeka, con moschee e luoghi di culto che sorgono come centri di comunità e spiritualità.
La Naqshbandiyya è una delle confraternite sufi più influenti e rispettate in Uzbekistan. Questa via mistica pone un'enfasi particolare sull'introspezione e la meditazione silenziosa, con pratiche che cercano di connettere i fedeli a Dio attraverso il ricordo interiore e la contemplazione.
Il Sufismo, conosciuto per la sua ricerca mistica dell'unione con il divino, ha radici profonde in Uzbekistan. Le pratiche sufi hanno avuto un ruolo significativo nel modellare la cultura spirituale del paese, dando vita a poesie, musica e arte che celebrano l'amore e la devozione divina.
Il Cristianesimo Ortodosso rappresenta una minoranza religiosa in Uzbekistan ma è una parte importante del mosaico religioso del paese. Le chiese ortodosse servono come luoghi di culto e comunità per i cristiani ortodossi, mantenendo vive le loro tradizioni e celebrazioni.
Il Cristianesimo, sebbene non sia la religione principale in Uzbekistan, è presente sotto varie forme, tra cui il cattolicesimo e il protestantesimo. Le chiese cristiane offrono servizi e attività che contribuiscono alla diversità religiosa e culturale del paese.
Lo Sciismo è praticato da una minoranza di musulmani in Uzbekistan e ha le sue moschee e husayniyya, luoghi dove si riuniscono per i servizi religiosi, specialmente durante il mese di Muharram e per la commemorazione dell'Ashura, che ricorda il martirio dell'Imam Hussein.